Vitamina D, diventa nociva e pericolosa se fai questo

La vitamina D è tra le sostanze più benefiche per la salute dell’uomo, ma non tutti sanno che può diventare nociva.

La vitamina D è essenziale per l’organismo che la produce nel momento in cui ci si espone alla luce del sole. In particolare, le radiazioni da esso emanate infatti finiscono per trasformare un grasso in vitamina D3, anche conosciuta con il nome di colecalciferolo. La sostanza in esame però può essere introdotta nell’organismo anche mediante l’alimentazione o l’assunzione di integratori specifici.

Vitamina D - Telereggiocalabria.it
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Ciò detto, andremo approfondire quelli che risultano essere i benefici con uno sguardo alla pericolosità della sostanza che in pochi conoscono. Ci sono casi in cui, infatti, finisce per diventare addirittura nociva.

Vitamina D: ecco quando non deve essere assunta

Come detto sopra, la vitamina D è estremamente fondamentale per la salute dell’organismo. In particolare, è in grado di favorire un assorbimento maggiore di sali minerali altrettanto importanti tra cui il calcio e il fosforo: questo si traduce in un miglioramento della mineralizzazione delle ossa. Oltre a ciò, va detto anche che grazie ad una sufficiente quantità di vitamina D presente nell’organismo è possibile beneficiare di un sistema immunitario più forte contro le minacce esterne.

Vitamina D - Telereggiocalabria.it
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Nonostante gli indubitabili benefici però è importante sapere che ci sono casi in cui la somministrazione della sostanza in esame andrebbe evitata o comunque limitata. A tal proposito, bisogna precisare che quando si stanno seguendo delle terapie ben precise, essa può interferire in maniera negativa sull’organismo e dunque bisogna evitare di incorrere in possibili problemi per la salute.

Nello specifico è importante sapere che quando si stanno assumendo medicinali al fine di contrastare l’insorgere di convulsioni o anche farmaci steroidei, lassativi o ancora diuretici.  Come spesso accade nel caso degli integratori, quello che permette di integrare la sostanza in esame può finire per interferire con i farmaci di cui sopra.

Quali sono gli altri farmaci a cui fare attenzione

Oltre agli antiepilettici come, ad esempio, fenobarbital e fenitoina, anche l’efficacia dei cortisonici può subire alterazioni in seguito all’assunzione di vitamina D. Non solo, nei pazienti affetti da diabete potrebbe anche rendere necessaria una modifica del piano terapeutico: in poche parole, i farmaci prescritti per tenere a bada i livelli di insulina potrebbero subire delle interferenze.

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Infine, bisogna stare molto attenti anche nel caso in cui si sia affetti da ipertensione. La vitamina D, infatti, in questo caso dovrebbe essere integrata soltanto previo consulto di un medico esperto. Ad ogni modo, è chiaro che quella in esame è una sostanza estremamente benefica per la salute dell’uomo ma che, tuttavia, richiede una particolare attenzione per via del fatto che tende ad interferire con i farmaci citati. Come sempre è importante assumerla nella maniera corretta ed evitando di assumerla contemporaneamente ad altre terapie: i rischi per la salute potrebbe essere anche molto seri.