Tinture cancerogene? Quelli di vecchia concezione sono le peggiori

Tinture cancerogene? Quelli di vecchia concezione sono le peggiori, perciò attenzione a quando procediamo a trattamenti di bellezza fai-da-te.

Essere belli comporta qualche piccolo compromesso soprattutto con i trattamenti scelti e il loro relativo costo. Spesso diventa una necessità vuoi per motivi lavorativi vuoi per motivi del tutto personali, ma fare attenzione è un dovere verso se stessi perché non solo il risultato ottenuto può essere dei peggiori ma, cosa ancora più grave sicuramente, e che un trattamento non sicuro può causare forti problemi anche di carattere patologico come adesso empio le tinture che sei delle marche di vecchia concezione, possono addirittura divenire cancerogeno. Andiamo a vedere nello specifico di cosa stiamo parlando.

Tinture cancerogene? Quelli di vecchia concezione sono le peggiori

Sicuramente non è dimostrato fino ad oggi alcuno studio certo che va a mettere in relazione l’utilizzo di tinture per uso personale con quello che può essere un aumento di rischio di cancro però segnalato secondo alcuni studi paralleli che le tinture di vecchia concezione possono divenire cancerogene. Il problema sussiste principalmente a persone che sono soggette ad una familiarità con il tumore soprattutto al seno.

Tinture cancerogene?

Difatti alcune delle sostanze che sono contenute all’interno delle tinture per capelli e sono classificate come cancerogene quando vengono utilizzate in con Chen trazione elevate e per periodi di tempo sufficientemente lunghi. Ma come possiamo renderci conto di questi fattori? Stando a quelli che sono stati risultati ottenuti dagli studi questi suggerirebbero un aumento di rischio di sviluppare un cancro soprattutto per le tinture di vecchia concezione ovvero quelle concepite prima del 1980.per le tinture che sono attualmente sul campo sembra esistere un unico studio in riferimento con risultati che hanno rivelato un rischio più alto della norma però limitatamente alle donne che ne fanno utilizzo frequente e hanno una familiarità con il cancro al seno.

Lo studio di cui stiamo parlando è stato condotto in America dove è stata fatta una valutazione sui componenti chimici delle tinture che sono differenti da quelli prodotti in Europa e quindi generalmente soggette a restrizioni. Esistono anche degli studi che relazionano un possibile aumento di rischio di alcuni tumori come al seno e la vescica per i professionisti ovvero i parrucchieri addetti alla preparazione di queste cinture ma nonostante ciò che è stato rivelato da questi studi non vi è ancora una necessità di eliminare l’uso delle tinture a livello individuale ma semplicemente di seguire le istruzioni inerenti il tempo di pausa senza esagerare e senza di restare a contatto con queste più del dovuto.

I pazienti che sono soggetti purtroppo a chemioterapie e SMS e successivi al trattamento medico la tendenza è quella di sconsigliare l’uso di tinture perché questi sono più soggette ad allergie e caduta dei capelli pertanto un trattamento aggressivo potrebbe provocare delle allergie o comunque un effetto eventualmente cancerogeno. È da tenere presente che la struttura e la composizione delle tinture per capelli negli anni è molto cambiata pertanto gli studi effettuati in questi anni sono molto importanti proprio per capirne il cambiamento effettivo. La relazione tra tinture e cancro al seno era già falsata sollevata in passato da uno studio che aveva osservato appunto un’associazione statistica fra i due fattori.

Lo studio di cui stiamo parlando fu pubblicato nel 2019 e condotto da un gruppo di epidemiologi dei National Istitut of Health statunitensi Per 10 anni su 50.000 donne con l’obiettivo di valutare appunto questo rischio e questa correlazione. Queste donne avevano avuto una sorella malata pertanto la scelta della popolazione in questione era in considerazione al fattore di rischio più alto rispetto a chi non aveva avuto casi in famiglia in maniera diretta. I risultati hanno dimostrato che l’uso di tinture permanenti risulta associato a un aumento del rischio relativo di ammalarsi di cancro del seno del 7% circa chiaramente considerando la variabilità individuale.