Tik Tok anche in Italia è previsto il blocco per i dipendenti pubblici

Scoppia la polemica su Tik Tok. Il social network proveniente dalla Cina bloccato anche nel nostro paese. 

Continuano le polemiche su Tik Tok. Il social network nato in Cina ed esploso negli ultimi anni è amatissimo da giovani e giovanissimi ma continua a preoccupare le istituzioni. I dati degli utenti infatti non sarebbero sicuri, e per questo la privacy della persona non sarebbe garantita.

Ci sono grandi preoccupazioni sulla sicurezza informatica, e paura che l’applicazione possa fungere da apripista per fare breccia in importanti informazioni di livello nazionale e internazionale. Ecco perché già in molti paesi, Stati Uniti in primis, ai dipendenti pubblici è stato impedito il suo utilizzo

Tik Tok proibito ai dipendenti: la decisione del governo

Anche il governo italiano presto potrebbe seguire la linea lanciata dal governo americano. Secondo quanto riportato dalla repubblica il social network cinese della casa ByteDance preoccuperebbe anche le nostre istituzioni. Per questo si starebbe pensando di proibire ai dipendenti pubblici in possesso di dispositivi statali o a coloro che si collegano da linee Internet intestate allo stato di scaricare o utilizzare l’applicazione.

Come riporta la Repubblica, il Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, già da tempo sta monitorando la questione e da Dicembre ha avviato delle indagini su Tik Tok.

Adesso toccherà al governo prendere la decisione definitiva, che coinvolgerà ben 3,2 milioni di dipendenti. Due le possibile strade: seguire il percorso tracciato dalla Comunità Europea oppure prendere una diversa decisione. La commissione europea infatti lo scorso 23 Febbraio ha dato ordine ai dipendenti di disinstallare dai dispositivi aziendali e personali l’applicazione. Si attende quindi in tempi brevi una decisione del governo italiano sul da farsi, che potrebbe tenersi già dopo il weekend in un apposito vertice.

Tik Tok, l’Italia sulla scia dell’Unione Europa

Questa decisione, come detto, è frutto della necessità da parte della Comunità Europea (e adesso, come sembra, anche del governo italiano) di proteggere da potenziali minacce alla sicurezza informatica i danti di importanza e delicatezza elevatissima contenuti nei dispositivi e nei sistemi della Commissione e del governo.