Superbonus, una scadenza importante all’orizzonte. Ecco cosa devi sapere. Tutto sul nuovo bonus. Cosa sta succedendo.
Tra le misure che il governo italiano ha predisposto per far fronte alla pandemia da Coronavirus c’è l’ormai Famoso Superbonus, che prevede incentivi per chi svolge interventi edilizi sulla propria abitazione. Nel corso degli anni, le indicazioni sull’incentivo sono cambiate, e adesso il bonus sarebbe pronto a vivere una nuova tappa del suo percorso.
Intanto, il governo avrebbe prorogato la possibilità per le villette unifamiliari di usufruire del Superbonus, ancora nella misura del 110%. La scadenza era inizialmente sino al 31 marzo, ma è stata spostata al 31 Giugno. La mossa dovrebbe essere ufficializzata nei prossimi emendamenti presentati nella commissione Finanze alla Camera in sede di conversione del decreto Cessioni, come riporta Il Sole 24 Ore. Già in passato il governo aveva prorogato questa misura, facendola passare dal 31 dicembre 2022 al 31 marzo 2023.
Superbonus, le nuove condizioni del governo
Inizialmente, le condizioni per potere arrivare sino al mese di Marzo era avere effettuato il 30% dei lavori previsti entro il 30 settembre 2022. Non è stato ancora comunicato se anche la stessa proroga avrà lo stesso limite. Il governo inoltre starebbe pensando a proroghe anche per le abitazioni Iacp.
E’ in atto una vera riforma del superbonus. Il governo sta anche pensando di intervenire sulla norma salva sconti. Entro il 31 Marzo si dovrebbe infatti comunicare al fisco la scelta della cessione del credito.
Molti istituti bancari però per la confusione sono ancora indietro con l’accettazione delle fatture, e per questo la comunicazione di cessione di credito procede a rilento. Al momento si sta dialogando per cercare una soluzione sulla questione.
Cessione di credito, la soluzione al problema
A una possibile soluzione ha lavorato il governo. E’ stata proposto uno sblocco dei crediti compensandoli con gli F24. Alcuni esponenti, come forza Italia, chiedono la frazionabilità del credito.
Si dovrà comunque risolvere in tempi brevi il problema, visto che 32mila aziende rischiano il fallimento. C’è infatti uno stock di 19 miliardi. Si tratta quindi di una questione davvero urgente che va risolta il prima possibile. La querelle tra banche, governo e Agenzia delle Entrate deve risolversi quanto prima. Lo stato sta comunque vagliando tutte le opzioni.
La partita è comunque aperta e la questione va risolta quanto prima per riuscire a salvaguardare i lavoratori delle imprese che per questo blocco stanno rischiando il loro posto di lavoro. Si resta in attesa di nuove informazioni non appena la situazione si sarà sbloccata