Soffri di reflusso e gastrite? Ecco cosa non devi mangiare per stare peggio

Se anche tu soffri di reflusso e gastrite, devi sapere cosa scatena questi problemi e cosa non devi mangiare per stare peggio.

Il reflusso gastroesofageo e la gastrite sono due disturbi molto comuni dell’apparato digerente, che colpiscono molte persone in tutto il mondo. Chi soffre di questi problemi sa benissimo quanto sia importante seguire un’alimentazione equilibrata e sana per non aggravare la situazione. Infatti, ci sono alcuni cibi che possono essere particolarmente irritanti per la mucosa dello stomaco e dell’esofago, provocando bruciore, dolore e disturbi vari.

reflusso e gastrite cosa non mangiare 20052023 telereggiocalabria
reflusso e gastrite cosa non mangiare 20052023 telereggiocalabria

In questa guida, vedremo quali sono gli alimenti da evitare per chi soffre di reflusso e gastrite, e quali invece possono essere consumati in modo sicuro e benefico per la salute dell’apparato digerente. Seguendo alcune semplici regole, è possibile ridurre i sintomi di questi disturbi e godere di una migliore qualità di vita.

Cos’è il reflusso e la gastrite

Il reflusso gastroesofageo e la gastrite sono disturbi che riguardano l’apparato gastrointestinale e che possono causare fastidio e dolore. Il reflusso si verifica quando i contenuti dello stomaco risalgono nel tubo digerente, mentre la gastrite è l’infiammazione della mucosa gastrica.

dolori addominali 20052023 telereggiocalabria
dolori addominali 20052023 telereggiocalabria

Una volta insorta, la gastrite può diventare un disturbo cronico. Per questo, è importante conoscere le cause e adottare le giuste precauzioni per evitare che si ripresenti.

Cosa causa la gastrite o il reflusso e cosa non devi mangiare per stare peggio

Le cause del reflusso gastroesofageo e della gastrite possono essere diverse. Tra le più comuni, vi sono lo stress, l’eccessiva assunzione di alcolici e caffè, l’eccesso di cibo, la cattiva alimentazione e uno stile di vita sedentario. Per evitare che questi problemi diventino gravi, è importante conoscere quali cibi evitare. Ci sono alcune categorie di alimenti che possono peggiorare il reflusso e la gastrite e che è necessario evitare.

Cosa non mangiare

Innanzitutto, bisogna evitare di mangiare cioccolato, tè, caffè e bibite gassate, poiché possono aumentare la produzione di acido nello stomaco. Anche i cibi grassi vanno assolutamente evitati in quanto riducono la capacità dello stomaco di svuotarsi, aumentando così il rischio di reflusso.

kiwi 20052023 telereggiocalabria
kiwi 20052023 telereggiocalabria

Altri cibi da evitare sono il pomodoro crudo, le spezie e i super alcolici. Inoltre, si sconsiglia l’assunzione di frutti e cibi di acido citrico, come fragole, kiwi, ribes e arancio. La frutta ha molti benefici per l’organismo, ma in alcuni casi è meglio prestare attenzione. Ad esempio, la mela, una delle frutte più benefiche per la digestione, può diventare un problema se ingerita a stomaco vuoto.

Quali possono essere i rimedi

Alcuni rimedi per il reflusso gastroesofageo e la gastrite possono alleviare i sintomi. Innanzitutto, è importante mantenere uno stile di vita sano, evitando cibi grassi e bevande alcoliche e cercando di ridurre il livello di stress. È anche consigliabile fare piccoli pasti, mangiare lentamente e masticare bene il cibo. Inoltre, ci sono alcune bevande naturali, come la camomilla e l’infuso di menta, che possono aiutare a calmare lo stomaco irritato.

camomilla 20052023 telereggiocalabria
camomilla 20052023 telereggiocalabria

In casi più gravi, è necessario rivolgersi a un medico, che potrà prescrivere farmaci o fare ulteriori accertamenti per individuare le cause dei sintomi. Il reflusso gastroesofageo e la gastrite sono disturbi comuni ma fastidiosi. Per prevenirli, è fondamentale adottare uno stile di vita sano e una corretta alimentazione, evitando cibi grassi, alcol, caffè e bibite gassate, ma soprattutto mantenendo un peso salutare. In caso di presenza di sintomi o di peggioramento della situazione, è sempre importante rivolgersi al proprio medico per avere un trattamento adeguato.