INPS Naspi chi rischia di perderla, le nuove regole

Le nuove regole dell’INPS. Ecco come devi muoverti per ricevere la disoccupazione Naspi. Cosa è cambiato

L’INPS con una circolare pubblicata lo scorso 10 Febbraio ha voluto chiarire quelle che sono le nuove normative per la NASpI e per chi percepisce l’indennità di disoccupazione. Nella circolare si specificano le modalità di accesso alla normativa, che riguarda coloro che hanno terminato non per loro volontà. Riguarda quindi coloro in disoccupazione non voluta o che si sono dimessi per giusta causa. La norma in merito recita: “Le eventuali dimissioni del lavoratore nel periodo di sospensione, tra la data della sentenza dichiarativa fino alla data della comunicazione del curatore, si intendono rassegnate per giusta causa, ma con effetto dalla data di apertura della liquidazione giudiziale”.

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Cambia tutto per la disoccupazione NASpI – Telereggiocalabria.it

In questa circostanza le eventuali dimissioni sono da considerare perdita involontaria dell’occupazione, e quindi rientrano nei casi nel quale è possibile accedere al trattamento di disoccupazione NASpI

Domanda NASpI, ecco modalità e tempistiche

Come detto, la data di decorrenza delle dimissioni per giusta causa corrisponde a quella di apertura della liquidazione giudiziale. Si tratta dunque di una rassegnazione retroattiva. Per questo la domanda NASpI per ordine del legislatore deve essere presentata entro 68 giorni a partire dalla data di cessazione del rapporto di lavoro.

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In caso di dimissioni per giusta casa che sono state presentate in seguito ad una sentenza il termine dei 68 giorni per la presentazione della domanda decorre dalla data di presentazione delle dimissioni e non da quella in cui si è sospeso il rapporto lavorativo. Questo per consentire al dimettente di poter presentare la domanda nel periodo di sospensione.  Qualora il termine di scadenza non venisse rispettato scatterebbe la decadenza.

Domanda NASpI, ipotesi di recessi

In base alla nota INPS, bisogna sottostare al termine di 68 pena decadenza anche  “in caso di ipotesi di recesso da parte del curatore, dalla data cioè in cui la comunicazione effettuata dal curatore medesimo è pervenuta a conoscenza del lavoratore, oppure anche nell’ipotesi della risoluzione di diritto, dalla data in cui il rapporto si intende risolto secondo la Legge

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Su quest’ultimo fronte, l’INPS ha chiarito come la risoluzione di diritto scatta una volta decorso il termine di quattro mesi dalla data di apertura della liquidazione giudiziale. Non è necessario che il curatore ne abbia segnalato il subentro. Chi non segue la normativa e non rispetta i termini stabiliti non si vedrà riconosciuta l’indennità di disoccupazione

Ovviamente, come sottolineato anche dall’INPS, il lavoratore assicurato al momento di presentare la domanda di disoccupazione NASpI, dovrà allegare alla stessa la relativa lettera di dimissioni/licenziamento. Per maggiori notizie sul procedimento da attuare si può comunque fare riferimento