Dormiva vicino l’anziana madre trovata morta accoltellata, la ricostruzione dei carabinieri

Inquietante vicenda accaduta nel Ragusano, la vittima Rosalba dell’Albani dormiva vicino l’anziana madre, è stata poi trovata morta accoltellata, ecco la ricostruzione dei carabinieri.

Terribile e inquietante la vicenda nel Ragusano, in una piccola palazzina a Giarratana di due piani abitata dai parenti della vittima le sorelle appunto e la madre che accudiva. L’omicidio è stato commesso in piena notte e a perdere la vita è Rosalba dell’Albani 52enne accoltellata durante il sonno mentre dormiva vicino l’anziana madre. Una terribile azione avvenuta per cause di depressione almeno secondo le prime ricostruzioni dei carainieri, un gesto orribile e incontrollato provocato dal cognato della vittima Mariano Barresi, 66 anni, operaio da poco in pensione.

Dormiva vicino l'anziana madre trovata morta accoltellata, la ricostruzione dei carabinieri

Dalle prime indagini è un lungo interrogatorio, è emerso che appunto Barresi, cognato della vittima, abbia commesso questo terribile gesto dettato da un terribile stato di depressione scatenatosi dopo essere andato in pensione anche se al momento non ci sono prove mediche che ne affermano l’assoluto stato depressivo. L’interrogatorio avvenuto nella caserma dei carabinieri del comando provinciale di Ragusa, dal procuratore Fabio D’Anna e al sostituto Emanuele Ferdinando Vadalà, apre le porte ad una prima ricostruzione dei fatti dopo la confessione dell’omicidio da parte di Barresi.

Uno gesto inconsapevole sostiene l’avvocato

A definire lo stato depressivo è l’avvocato Sergio Crisanti difensore d’ufficio presente all’interrogatorio. L’avvocato sostiene che l’omicidio di Rosalba dell’Albani avvenuto per mano del cognato Mariano Barresi, che ha confessato l’omicidio, sia stato frutto di uno stato di depressione profondo poichè avvenuto per ragioni inspiegabili. Tutti, compreso lo stesso Barresi, oltre ai familiari, affermano che non ci fossero screzi o contrasti con la cognata che abbiano potuto portare ad un gesto così folle.

Rosalba dell'Albani

L’uomo afferma dopo il primo interrogatorio, che lo stato depressivo sia iniziato all’incirca due anni fa, dopo essere andato in pensione. Il suo gesto quindi, sarebbe stato un omicidio senza movente, inconsapevole e folle che però ha causato la morte per circostanze assurde, di una donna che ne ha pagato a caro prezzo le conseguenze. Al momento già dell’arresto: affermano i carabinieri, Barresi continuava a ripetere di “aver comesso una fesseria” una frase ripetuta più e più volte con gli occhi persi nel vuoto.

Le prime ricostruzioni dei carabinieri

La vittima, 52enne moglie di un brigadiere dei carabinieri in servizio a Ragusa, e madre di tre figli: uno carabiniere in Calabria, un altro militare a Trapani e un terzo che ancora studia, sono residenti in una villetta nella stessa Giarratana nelle vicinanze quindi del luogo del delitto. Quella sera Rosalba era intenta ad accudire l’anziana madre e dormiva in un lettino vicino al suo per assisterla di notte. È stato in quel momento che il cognato che residente al secondo piano ha deciso di commettere quest’abominio. Le tre case presenti nella palazzina erano tenute con le porte interne aperte ecco perchè Barresi senza alcun problema munito di coltello da cucina, si è recato nell’abitazione dell’anziana donna a piano terra, per uccidere Rosalba durante il sonno lasciando sul posto l’arma del delitto.

forze dell'ordine

Commesso l’atroce gesto, Barresi si è poi recato al primo piano avvisando l’altra cognata di avere ucciso Rosalba ed è tornato a casa sua, dove lo hanno trovato i carabinieri avvertiti dalla telefonata di un familiare. È stato poi in quel momento che i carabinieri hanno arrestato l’uomo in stato di shock e dichiarano di averlo sentito ripetere la stessa frase di continuo e cioè di “aver commesso una fesseria”.

Chi era Rosalba dell’Albani

La vittima Risalba dell’Albani, era una persona buona, tranquilla e gentile con tutti. La sua amica con affetto racconta di lei con grande dolore che era una persona molto credente e devota e si recava molto spesso in chiesa per pregare appunto per la madre ammalata e costretta a letto per una malattia. Adorava moltissimo sua madre, tanto da pensare che forse trascurava la famiglia per dedicarsi completamente alle sue cure, ed è proprio accanto al suo letto che ha perso la vita per ragioni assurde ancora inspiegabili.

fiaccolata

Persino il sindaco di Giarratana, Lino Giaquinta, parla di “tragedia inspiegabile, senza senso e senza alcuna motivazione”. Tutto il paese resta sconvolto dalla notizia terribile quanto assurda, per cui molti cittadini si sono riuniti per dedicare, uniti alla parrocchia, una fiaccolata in segno di vicinanza alla famiglia per condividere questo momento di straziante dolore e proclamano lutto cittadino per il giorno stesso del funerale. Un bel gesto di sicuro molto apprezzato dalla famiglia della povera vittima a cui è stata stroncata la vita in maniera terrificante ed inspiegabile.