Auto elettrica, arriva il braccio di ferro sulla date line del 2035

Nuove polemiche sulle auto elettriche. Arriva il braccio di ferro. La scadenza è del 2035 continua a fare discutere.

L’industria delle automobili è alle prese con un lungo e delicato percorso di transizione. Per decenni i motori sono stati tra i principali fattori di inquinamento. Negli ultimi anni però è emersa sempre di più la necessità di riuscire a tutelare l’ambiente. Per questo si sono studiati metodi affinché le automobili potessero avere zero emissioni.

La soluzione che oggi ha preso più piede è quella delle auto elettriche, green e a basso tasso di inquinamento. Le istituzioni internazionali stanno premendo affinché si arrivi ad un sempre maggiore utilizzo delle automobili elettriche.

Europa e Stati Uniti, polemiche sulla nuova legge

Le polemiche però non cessano di esistere. Continua la disputa sui minerali critici contenuti nelle batterie dei veicoli elettrici.  Nella legge americana Inflation Reduction Act sono previsti incentivi che minacciano di escludere le imprese europee.

Continuano i dialoghi per cessare le accuse di protezionismo e per avviare una maggior trasparenza reciproca sulle politiche di sussidi all’industria. Joe Biden e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si sono incontrati per studiare un «coordinamento» transatlantico tra Unione Europea e USA

Un accordo sui minerali critici può minare anche la posizione di forza della Cina nel settore. Il paese asiatico è oggi considerato il principale rivale dell’occidente. «Ci impegniamo a raggiungere un risultato ambizioso nei negoziati sull’Accordo Globale sull’Acciaio e l’Alluminio sostenibile entro l’ottobre 2023», hanno dichiarato von der Leyen e Biden aal termine del loro incontro.

Il tema di discussione è anche la sicurezza energetica europea dopo lo scoppio della guerra in Russia. Nonostante le forniture arrivate dagli USA nel continente c’è ancora molto da fare a riguardo.

Europa e Stati Uniti, si cerca accordo bilaterale sulle batterie delle auto elettriche

Nell’Inflation Reduction Act, in tutto circa 400 miliardi di dollari messi a disposizione per gli incentivi, tra i requisiti per ottenerli c’è la produzione domestica o approvvigionamento da paesi con i quali Washington ha formali accordi di libero scambio. L’UE in questo caso sarebbe penalizzata.

Per questo si punta ad un accorto bilaterale che possa sostituire questi ostacoli e avviare un accordo di libero scambio che tuteli il made in Europe senza dovere lasciare l’Europa per trasferire tutto in America. Insomma, Europa e Stati Uniti lavorano di pari passo. In questo modo le aziende europee non verranno penalizzate nella transizione dai motori a combustione a quelli elettrici.