In materia di assegno unico, bisogna stare molto attenti a presentare l’Isee in anticipo: ecco in che modo l’Inps ti penalizza.
L’assegno unico è una misura di natura economica nata per aiutare le famiglie meno abbienti. In particolare, è rivolto alle famiglie in cui siano presenti figli a carico fino ai 21 anni di età. Si tratta, peraltro, di un limite questo che decade laddove nel nucleo familiare siano presenti figli affetti da handicap.
Ciò detto, è molto importante sapere che coloro che presenta l’Isee in anticipo possono essere penalizzati dall’istituto Nazionale di Previdenza Sociale, Inps. Quest’ultimo, infatti, ha cambiato le regole per il calcolo e dunque è molto importante prestare al dovuta attenzione.
Assegno unico, importi ridotti: c’entra l’Isee
Come detto poc’anzi, l’Istituto è intervenuto cambiando le regole in materia di assegno unico, penalizzando in particolare i soggetti che procedono con la presentazione dell’Isee in maniera anticipata.
In molti infatti stanno ravvisando una riduzione dell’importo di febbraio rispetto a quello percepito nel mese di gennaio. Si tratta senza dubbio di una circostanza davvero inaspettata dal momento che i seguito alla rivalutazione degli importi annunciato dall’ente stesso, gli importi sarebbero dovuti essere più alti. Tale riduzione al momento pare sia stata motivata da un cambio di regole attuato dall’INPS che tra l’altro non sono ancora comunicate.
Nello specifico, pare che l’ente stia tenendo conto già dell’Isee 2023 per il calcolo degli importi preferiti al mese di febbraio di quest’anno. In poche parole, laddove già presente l’indicatore della situazione economia del 2023, è utilizzato per calcolare la somma da erogare alle famiglie. Questo chiaramente determina una situazione di svantaggio per coloro che, nell’anno su citato, presentano un Isee più elevato rispetto al 2022. Ad ogni modo, si tratta di una situazione che causa uno svantaggio per tutti coloro che si sono visti erogare un importo più basso rispetto al mese scorso.
Attesi i chiarimenti da parte dell’Inps
Quanto vi abbiamo riportato, è un accadimento che dovrà essere al più presto chiarito dall’Istituto dal momento che, in caso contrario, coloro che hanno subito una riduzione dell’assegno potrebbero decidere di ricorrere contro tale azione. Agendo in questo modo, l’obiettivo sarebbe quello vedersi riconosciuto quanto spettante dalla normativa in vigore. Nello specifico, questa stabilisce che l’importo mensile sia determinato tenendo conto dell’ISEE valido al momento della presentazione della domanda e che risulta riferito all’anno precedente.
La somma, inoltre, è fissa per ciascuna rata ma a gennaio e a febbraio è effettuato un conguaglio. Alla luce di quanto detto è chiaro che quella che si sta verificando in questo momento è una situazione davvero inaspettata e inspiegabile per molti malcapitati e ora chiedono a gran voce spiegazioni all’Inps. Ciò detto, non resta che attendere nuovi e ulteriori sviluppi in merito alla vicenda.
